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Teatro
del sogno

Uno psicoanalista argentino nel 1990 ha ispirato Jamaël ad analizzare il proprio sogno, precursore della creazione di uno spettacolo teatrale, il concetto di “Teatro dei Sogni”. I nostri sogni ci chiamano ad altre realtà. In sintonia con i campi della psicologia e su questo argomento di grande interesse, questa tecnica sviluppa qui un'analisi all'avanguardia, tanto obiettiva quanto terapeutica.

I concetti di questi archetipi derivano dal fatto che siamo progettati da una varietà di influenze socioculturali, appartenenti ad un lignaggio familiare che disegna, nel rispetto della sua eredità, una personalità complessiva. Di fronte alla moralità e agli altri, vivere in società ci impone di mettere un freno ai nostri istinti, in particolare alla nostra vera natura. L’educazione, i costumi, le regole di una società, costringono la nostra identità a indossare una “Maschera”. Così, contenendoci, dietro il mondo delle apparenze, perdiamo la nostra autenticità.

La cultura e l'educazione a volte ci portano a dimenticare queste aspirazioni, al punto da doverci spogliare della nostra natura profonda. Come ci rivela Sartre, non appena si dà un giudizio su “chi sono”! Porto il giudizio degli altri, riguardo alla moralità giudaico-cristiana. Il racconto scenico, rivelato durante l'intervista collettiva, incoraggia la consapevolezza dei meccanismi compensativi. Facendo leva sul richiamo di un sogno “vissuto” (nel senso di sogno notturno), questo concetto innovativo lavora per ripristinare questi blocchi più o meno coscienti. Attraverso l'introduzione di questo mondo onirico, unito allo svolgersi della scena, in questa analisi esaminiamo questo sogno, emergente dall'inconscio, che si basa su archetipi principali, che Jung identifica qui, nella Persona*, nell'ombra, nell'anima/ l'animus e il sé.

In qualità di osservatore e testimone, i mediatori del Théâtre du Rêve invitano ogni partecipante a essere esploratore delle azioni risultanti dai propri ricordi, per liberarsene.

Questo strumento di lettura psicologica si connette spontaneamente alla magia dell'inconscio, aprendo un percorso diretto verso il conscio. Questo processo analitico attraverso i ricordi sepolti servirà da specchio salutare. Ci insegnerà a interpretare la storia e il ruolo di ogni persona senza giudizio. Queste attività si svolgono sotto forma di gioco artistico e creativo, che permette di penetrare sogni inspiegabili, oscurati dalla moralità, per coglierne il messaggio subliminale. Accompagnato dalla mediazione di Jamaël e Sébastien, questo viaggio interiore ci invita ad esplorare le verità dell'essere.

​*La persona si riferisce alla maschera sotto la quale ogni individuo si nasconde, per assecondare le esigenze sociali.

Cos'è il Teatro dei Sogni?

È un’opportunità per l’autorealizzazione e la comprensione della Vita.

Il Dream Theater è un metodo di esplorazione e liberazione dell'inconscio (l'Es), questo divertente laboratorio di gruppo permette ad ogni partecipante di far emergere istintivamente parti di sé, proprio come un sogno notturno vissuto in modalità veglia. Questo processo mette naturalmente la mente in ritirata, lasciando libera l'espressione scenica dei nostri ricordi sepolti. Questo laboratorio libera la personalità dai suoi meccanismi obsoleti, ci permette di ritrovare una maggiore integrità con noi stessi, l'interazione sociale diventa così più reale grazie alla liberazione di schemi che non ci appartengono. È un'occasione di riconciliazione interiore attraverso una consapevolezza che avviene “oltre le parole” e attraverso l'intervento sorprendente del caso (le memorie della psiche).

Black and white studio portrait of young man holding oval mirror on face. Background of te

Perchè partecipare ad un teatro del sogno?

Spinta dall'apparizione di Maya, la nostra società è focalizzata sulla crescita di un'economia distruttiva, dove l'immagine, la competizione e l'obbligo di ottenere risultati ci portano fuori strada in svolte egoistiche. Negare l'invisibile equivale a tagliarsi fuori almeno dalla metà dell'esistenza. Il teatro dei sogni si basa sulla realtà quotidiana e mette in risalto i ruoli attraverso i quali viviamo, questo invito alla conoscenza di sé, al di là di ogni giudizio e di ogni aspettativa, sorprende per il coinvolgimento dell'inconscio nella nostra vita. Lo sguardo esterno di un “analista simbolo” interviene qui per sciogliere i nodi e tracciare il filo del racconto onirico che conduce ciascuna persona ad una comprensione intima del proprio funzionamento.

 

In pratica

Il workshop è aperto a chiunque sia maggiorenne, senza alcuna condizione o esperienza richiesta.

Prima del nostro incontro ogni partecipante è invitato (ma non obbligato) a scrivere un sogno frutto di una produzione psichica avvenuta durante il sonno. Potrebbe essere recente o più vecchio. Di questi sogni solo uno verrà estratto a caso durante il laboratorio, diventerà poi quello di tutti, il suo autore resterà anonimo.

Il laboratorio è così suddiviso:

  • Breve presentazione e dettagli pratici sullo svolgimento del workshop, seguiti da una presentazione degli “attori a sorpresa”.

  • Raccolta dei sogni, che ogni partecipante avrà precedentemente presentato per iscritto, poi disegno di un singolo sogno.

  • Leggere il sogno, che poi diventa quello di tutti.

  • Creazione dei ruoli, ognuno disegna “il proprio ruolo”.

  • 25 minuti di esplorazione scenica interamente improvvisata.

  • Al termine dell'esercitazione pratica, ogni partecipante condivide la propria esperienza e beneficia delle analisi e dei consigli delle guide organizzatrici per il raccoglimento consapevole e l'integrazione.

Ogni laboratorio è unico a seconda di ogni persona presente in questa co-creazione viva e tonificante!

Questa modalità di auto-esplorazione viene proposta da più di 30 anni durante i corsi organizzati in Perù e Sardegna.

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